Il sole e la vista

Istinto primordiale, fin dai tempi dei Fenici si usava riparare gli occhi dalla luce solare; a questo scopo parevano perfetti veli e cortine verdi. E se le prima bozza di occhiale da sole risale all'impero Romano (qualcosa di simile a fondi di bottiglia verdastri), solo nel XX secolo emerge una vera consapevolezza dei danni che le radiazioni solari provocano agli occhi.
Patologie causate da calore, radicali liberi e raggi Uv che portano al deterioramento e all'invecchiamento precoce della zona oculare.
Patologie che bisogna assolutamente circoscrivere.

Guida, sport , mare, montagna, lavoro all'aria aperta: per ogni esigenza il suo occhiale. Perché, se è vero che, con lenti di protezione solare adeguata, le radiazioni si possono neutralizzare del tutto, è ugualmente vero che bisogna scegliere gli occhiali protettivi in funzione dell'uso che se ne deve fare.
Inoltre, per una totale protezione dai raggi solari e una corretta visione, sono importanti anche il colore, il materiale e la forma.
Lenti gialle ed arancioni sono indicate in caso di nebbia e per lo sci a cielo coperto. Le blu sono sconsigliate per guidare e per tutte le attività che richiedono precisione visiva. Ottime le rosa per lenti da sole graduate e le grigie per chi indossa lenti a contatto. Verdi, no ai miopi, perché falsano la messa a fuoco, ottime le marroni, se non troppo intense, in quanto anti-abbagliamento.
Come materiali, è ottimo il vetro grazie a lavorazioni sempre più evolute, ma le più utilizzate sono le lenti infrangibili in resina organica.
Le lenti a specchio sono utili quando la luce è molto intensa, quelle polarizzate in situazioni di forte riverbero, come la guida sulle strade assolate e al mare.
Le lenti fotocromatiche (vedi Transition) possono essere utilizzate in tutte le ore del giorno e da chi ha problemi di vista.
Forma e dimensione : lenti eccessivamente piccole o poco avvolgenti consentono a forti quantità di luce riflessa di raggiungere l'occhio, vanificando parte dell'effetto protettivo della lente.